rosario amico roxas
Nessun commentoNel pianeta imperversano le divisioni, che, periodicamente, cambiano obiettivo ma non cambia l’idea superiore di identificare il ricco contro il povero, il creditore dal debitore, il produttore dal consumatore; c’è poi la divisione territoriale, tra Est e Ovest, diventata, dopo la caduta del muro di Berlino Nord e Sud del mondo. La Chiesa, ed eccoci in argomento, non è aliena da questi stimoli separatisti; non lo è mai stata, ma oggi, con l’attuale Vaticano, in maniera subdola e ammiccante, ha trovato il modo di accentuare la divisione per esaltare una parte e dimensionare verso il basso l’altra parte. Da una parte l’Occidente e dall’altra il resto del mondo; l’Occidente militarmente pilotato dagli USA ma culturalmente pilotato dall’Europa.
L’Europa che vanta “radici cristiane”, come se tali radici non fossero altro che una caratteristica antropologica, come il naso adunco degli Aztechi.
Le radici nutrono la pianta e la pianta produce i frutti… ma quali frutti hanno prodotto queste radici ?
Sia chiaro che appellarsi alle radici cristiane dell’Europa è un escamotage che necessita del “relativismo della storia” per essere predicato. Cristo con l’Europa non c’entra niente; come non c’entra niente con Roma e con il Vaticano se non appellandosi al relativismo della storia.
La religione può avere barriere spaziali, confini, dogane, ma non la Fede; nasce da qui la separazione che si va confermando tra la religione che fa politica e la Fede
Se Annibale, dopo la vittoria a Canne avesse attaccato Roma, senza dare il tempo di riorganizzare le difese, oggi si parlerebbe di “radici cristiane del Nord Africa” e Pietro si sarebbe recato a Cartagine per diffondere la buona novella. “Relativamente” allo sviluppo della storia, gli eventi presero un itinerario diverso, che fece diventare Roma la prima e unica città del mondo a rappresentare un impero.
Durano tutt’ora le false interpretazioni di comodo, addomesticate per esaltare o per condannare; così tocca ai “barbari” farsi carico del disfacimento dell’impero romano, che disfacimento non fu.
L’invasione barbarica fu una migrazione di popoli alla ricerca di terreni fertili da coltivare; venuta meno la protezione delle legioni romane a Nord e a Est, questi popoli nomadi ebbero vita facile ad entrare nelle fertili pianure del Nord Italia. Così cadde l’impero romano…? Credo proprio di no; perché non cadde l’impero romano, ma, diciamo, che si trasferì: dalla domus aurea ai palazzi vaticani, ed è così che l’impero romano continua tutt’ora, con altalenanti risultati ma con una politica che si serve del cattolicesimo per tenere a bada il popolo dei credenti.
Il rinnovato impero romano rappresentò la sola forma organizzata idonea a divulgare leggi in quella che fu l’Europa e riscuotere le tasse, attraverso la più capillare rete di funzionari del nuovo impero che si erano imposti come personaggi indispensabili alla tenuta della nuova gestione, peraltro gestendo le coscienze, condannando il peccato e assolvendo i pentimenti.
La religione fu il mezzo di mantenimento del potere, con armi subdole come il peccato, le regole sempre mutanti al servizio del più forte.
Ma ci fu “L’imitazione di Cristo” che nutrì la Fede,insieme al monachesimo, diventando il veicolo per il mantenimento dell’antica promessa “Non Praevalebunt”.
I primi secoli servirono per consolidare il potere, quindi, successivamente, dilatare i territori per formare un nuovo Stato per fortificare la propria influenza sul restante impero romano, che divenne Sacro Romano Impero, con un imperatore, praticamente, vassallo del pontefice.
La formazione dello Stato vaticano iniziò con la donazione di Sutri, una cessione territoriale formale effettuata dal sovrano longobardo Liutprando a papa Gregorio II nel 728. Ma l’idea di un Sacro Romano Impero era già nell’aria e sollecitarne la definizione fu l’avanzata degli arabi in Spagna, fermati, più con la diplomazia che sul campo di battaglia da Carlo Martello a Poitiers.
Intanto le radici cristiane continuavano a dare frutti:
782 - 4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico.
965 - 24 ribelli romani sono condannati a morte su ordine di papa Giovanni XIII a Roma.
1096 - 800 ebrei sono massacrati dai cattolici a Worms in Germania.
1096 - 700 ebrei sono massacrati dai cattolici a Magonza in Germania.
1098 - 4.000 ungheresi sono massacrati dal crociati in marcia verso la Palestina.
1099, 15 luglio - 40.000 ebrei e musulmani sono massacrati dai crociati a Gerusalemme.
1145 - 120 ebrei sono massacrati dai cattolici a Colonia e Spira in Germania.
1146 - 100 ebrei sono massacrati dai cattolici a Sully e Ramerupt in Francia.
1171 - 18 ebrei sono arsi vivi a Blois in Francia.
1191 - 2.700 prigionieri di guerra musulmani sono decapitati dai crociati in Palestina.
1191 - 100 ebrei sono massacrati a Bray-sur-Seine in Francia.
1208 - 20.000 catari e loro fautori sono massacrati dai crociati a Beziers nel sud della Francia.
1219 - 5.000 catari e loro fautori sono massacrati dai crociati a Marmande nel sud della Francia.
1244, 16 marzo250 catari e valdesi sono arsi vivi per ordine dell’Inquisizione nel sud della Francia.
1278 - 267 ebrei sono impiccati a Londra a seguito di false accuse di omicidio rituale ai danni dei cattolici.
1278, 13 febbraio 200 catari e valdesi sono arsi vivi nell’arena di Verona per ordine dell’Inquisizione.
1310 - 28 ribelli di Massafiscaglia (FE) sono giustiziati dai mercenari pontifici.
1370 - 20 ebrei sono arsi vivi dai cattolici a Bruxelles.
1377, 3 febbraio 2.500 abitanti di Cesena sono massacrati dai mercenari pontifici in quanto ribelli antipapali.
1391 - 4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.
1397- 100 valdesi di Graz in Austria sono impiccati e bruciati per ordine dell’Inquisizione.
(fonte Guido Vicario)
Dopo quest’ultima data la Storia ci propone l’Inquisizione, paradossalmente identificata come “Santa”, i cui frutti sfuggono ad una dettagliata analisi trattandosi di centinaia di migliaia di vittime.
All’’attuale Vaticano non bastano le radici e la loro esaltazione, perché il messaggio che proviene da oltretevere parla di liberismo, assimilato come elemento portante del cristianesimo; si afferma l’impossibilità di un dialogo interreligioso, in omaggio alle affermazioni dell’ateo/razzista Pera e dell’apostata Magdi Allam.
Certo ci sono stati pontefici illuminati e ne danno prova le encicliche sociali e i documenti del Concilio Vaticano 2°; ma cosa rimane oggi di tante speranzere?
{ Pubblicato il: 10.06.2011 }