Leggo solo ora l'intervento di Giuseppe Alsu "Craxi distruttore del glorioso Partito Socialista". Sarei curioso di sapere che cosa intendeva comunicare l'autore con il suo ricordo di un "uomo alto, con grandi mani,...sguardo da lupo...ghigno minaccioso di tigre (altro che Salgari, povero cristo), che "certificava spudoratamente la corruzione di tutta la classe politica italiana". Ciola verit prima, durante e dopo, ciooggi. Tutti colpevoli nessun colpevole? Direi proprio di no, visto quello che successo. Molti colpevoli ed un solo vero caprio espiatorio. E poichGiuseppe Alha i suoi ricordi anch'io ho i miei. Ad esempio le monetine al Raphael (giusta protesta o squadrismo?), le nobili parole scritte da Sergio Moroni nella lettera a Napolitano, all'epoca Presidente della Camera, prima di suicidarsi, i presidi permanenti di fronte al tribunale di Milano. In questo controverso decennale della morte di Craxi, con chi strumentalizza un morto, chi continua a sputargli addosso e chi (pochi, ma per fortuna ci sono anche loro) cerca di ragionare e di capire, quella che soprattutto provo io, che all'epoca lo criticai severamente, la nostalgia per un vero uomo politico e per la sua brutale franchezza a fronte di tanti omuncoli e di tanti sepolcri imbiancati.

{ Pubblicato il: 19.01.2010 }