Avete notato che, ad ogni follia detta dal Premier (la Corte
Costituzionale boccia leggi giuste che non le piacciono, Lo staff del
Colle fa controlli troppo minuziosi ecc.), il Partito Democratico si
esercita  a dare le DEFINIZIONI  di ciò che è stato detto. Dice per
esempio, "Il Premier ha detto che la Corte Costituzionale boccia
sentenze che non gradisce" oppure "Berlusconi attacca il Colle,
controlli troppo minuziosi sulle leggi da firmare" e così via. Il PD
ritiene che il lettore o l'ascoltatore trasecoli ricevendo queste
notizie e maturi una critica contro il Premier. In realtà non è così.
I vertici del PD non si accorgono che l'effetto della DEFINIZIONE è
bassissimo perchè manca in essa una risposta "drammaticamente"
aggressiva. Per esempio, "Incredibile l'arroganza del Premier:
critica anche la Corte Costituzionale!" oppure "Berlusconi dovrà
pagare queste insinuazioni contro il Colle: è il peggior politico di
sempre". In altre parole nelle DEFINIZIONI manca il "giudizio
graffiante" che viene delegato a chi legge o a chi ascolta e che però
non ha la maturità di fare il secondo passo. Sembrano cose da poco,
ma Berlusconi conosce perfettamente la tecnica della suggestione e i
risultati si vedono. Perché non fare lo stesso dall'altra parte?

{ Pubblicato il: 04.03.2011 }