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Nel passaggio da un anno all’altro vanno di moda le playlist. Se ne compilano di ogni specie. Quest’anno anche noi ne proponiamo quattro. Ma saranno i nostri lettori a stilare la graduatoria. Il 2012 rischia di essere l’anno dell’oblio. L’incubo berlusconiano è alle nostre spalle, ma quasi tutti i giorni c’è qualcosa che ce lo ricorda: o è una dichiarazione del caro estinto, o un atteggiamento di qualche politico della vecchia maggioranza o della vecchia opposizione. Dopotutto il governo Monti non esclude l’appoggio ufficiale del Pdl. Mentre molti media sono intenti a sbianchettare, forse sognando un Suo ritorno, noi preferiamo ricordare i momenti più turpi dell’èra berlusconiana proprio perché vorremmo che gli italiani non dimenticassero e prendessero sempre più coscienza politica...: Ma in che ordine di gravità li mettiamo?
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I momenti più turpi
• Il bacio alla mano di Gheddafi
• Il bunga bunga
• Il contratto con gli italiani
- Il giuramento sulla testa dei suoi figli
• Il monopolio televisivo
• Il permanente conflitto d’interessi
• Il ponte di Messina
• L'ineleggibilità parlamentare di Berlusconi, quale concessionario di stato, in base all'art.10 del T.U. sulle leggi elettorali, di cui al D.P.R. 30 marzo 1957
- l'invito alle giovani donne a cercarsi un marito ricco
• L’ostentazione della “copertura” politica e morale a don Verzè, accusato di bancarotta fraudolenza, o a don Gelmini, accusato di pedofilia.
- L'orribile ministro Sacconi (ex socialista!!!!) che manda la polizia alla clinica di Udine per intimidire il personale medico e costringerlo a non staccare la spina a Eluana Englaro.
- L'orribile ministro Sacconi, ex socialista; eletto in tandem, in epoca craxiana, nel collegio di San Donà di Piave, con Gino Giugni (Sacconi al Senato, Giugni alla camera) il padre dello Statuto dei lavoratori, ha diviso i sindacati e introdotto, con il "Collegato Lavoro" del febbraio 2010, una norma deprecabile: il lavoratore che fa causa all'azienda, anche se il giudice gli dà ragione, riceve solo un indennizzo forfettario (dai 2 ai 12 mesi dell'ultimo stipendio) anziché tutte le somme che gli spettavano di diritto.
• La barzelletta con bestemmia e la comunione in chiesa
• La cena, assieme al ministro della giustizia Alfano, con due giudici costituzionali che dopo pochi giorni avrebbero dovuto decidere sul lodo Alfano
• La commissione bicamerale
• La compravendita di deputati per ovviare alla fine della sua maggioranza politica
• La coppia Bisignani & Milanese
• La coppia Gelmini & Carfagna
• La coppia Cosentino & Verdini
• La coppia Dell’Utri & Previti
• La coppia La Russa & Gasparri
• La coppia Lunardi & Bertolaso
• La coppia Mora & Tarantini
• La corruzione di giudici e di avvocati
• La cricca due, tre, quattro ecc.
• La delegittimazione delle altre istituzioni
• La legittimazione dell’evasione fiscale
• La nomina al governo, al parlamento italiano, al parlamento europeo, ai consigli regionali di fanciulle con nessuna competenza politica
• La nomina di ministri e sottosegretari compromessi con la mafia e la camorra
• La politica estera e l’affarismo con Gheddafi e con Putin
- la rapina della villa di Arcore e dei terreni di Milano2
• La riforma elettorale porcata
• La riforma Gasparri contro una sentenza della corte costituzionale per salvare Mediaset
- La rivalutazione del fascismo storico (Il fascismo gli oppositori li mandava al mare in villeggiatura)
• Le barzellette
• Le continue menzogne, smentite il giorno dopo
• Le mancate liberalizzazioni
• Le figlie minorenni e i padri maggiorenni
• L’Obama abbronzato e la Merkel culona
• Lo sciacallaggio dell’Aquila
- "Nel febbraio 2010 toccò a Nicole Minetti [fatta eleggere da B. nella lista di Formigoni per il Consiglio regionale lombardo] scegliere la pellicola. “Voleva Sister Act e Nicole era bellissima vestita da suora. Salì sul palco, quello ormai famoso con il palo da lap dance. Fece un balletto e lo spogliarello. Un bellissimo spettacolo, davvero. Rimasta nuda il presidente le si è avvicinato, ha preso la croce di legno che tiene al collo e ha detto ‘Dio santo ti benedica’; poi le ha appoggiato il crocifisso sulla testa, tra le gambe e sui seni”. Dalla testimonianza registrata di una partecipante ai festini del bunga bunga e pubblicata il 16-09-2011 da "Il fatto". C'è da ammirare la coerenza di Berlusconi, che volendo il crocifisso dappertutto, ha fatto pure ricorso alla Grande Camera della Corte europea per i diritti dell’uomo e ottenuto l'esposizione del segno sacro persino in tutte le scuole.
- Sostenere d'essere convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak
- il voto della maggioranza del Parlamento sulla convinzione di Berlusconi che Ruby era la nipote di Mubarak.
- "Sconfiggeremo il cancro"
• Tutte le leggi ad aziendam
• Tutte le leggi ad personam, lodi, scudi, prescrizioni abbreviate, depenalizzazioni ecc.
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{ Pubblicato il: 14.01.2012 }