La preghiera diventa una invocazione, rivolta all’unico che
potrebbe risolvere i nostri problemi, altri non ci pensano nemmeno;
rimetti a noi i nostri debiti… potrebbe apparire un imperativo
assoluto, così operiamo una piccola correzione:
“(PER FAVORE ) RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI… , MA CONVINCI I
NO0STRI DEBITORI A RESTITUIRCI QUANRTO CI DEVONO, PERCHé I TEMPI SONO
MOLTO “MALAMENTE”.”
Così devo accettare che i miei nipotini di 6 e 8 anni, a causa
della loro vita, ovviamente, dissipata, si ritrovano indebitati per
32.000 euro a testa, lo stesso debito che grava sui figli e sui nipoti
di Berlusconi e degli altri magnati che meriterebbero di chiamarsi
“magnanti”, participio da “magnare”.
L’Italia intera è indebitata, ma sempre per 32.000 euro a testa,
ivi compresi i tangentari, i corrotti, i corruttori, i corruttibili, i
turbatori d’asta, i costruttori di opere inutili e incomplete, le
mafie che godono di ogni protezione politica che sconfina anche nella
neutralizzazione del reato di connivenza con la mafia, quando sappiamo
benissimo che proprio la connivenza o collateralismo tra il braccio
armato delle mafie e la protezione collaborativa dei colletti bianche
è la nuova strategia mafiosa.
Si tratta della medesima gente che ha dato una grande spinta
all’indebitamento pubblico, godendone la cointeressenza, mentre il
frutto del loro latrocinio viene spalmato sull’intera popolazione,
colpevole solo di non aver capito e aver creduto alle promesse di uno
dei peggiori truffaldini che popolano quella zona grigia che mantiene
un piede nella legalità, ma solo per poterne profittare e l’altro
piede nel malaffare per razionalizzare l’illegalità.
Le dimissioni “eleganti” di Berlusconi hanno peggiorato la
situazione, perché Monti ha dimostrato di non possedere il senso
sociale della politica, per cui agisce sotto dettatura dei potentati
economici.
Dove sono finiti 1.900 miliardi di euro diventati debito pubblico ?
E certo che esistono patrimoni di enormi dimensioni, nascosti e
agevolati, tra condoni, sanatorie e scudi fiscali, ma non devono
essere sfiorati, anche perchè sono di tali dimensioni da rendere
impossibile giustificarne la provenienza.
Così come è impostatala politica economica del governo Monti, ci
appare come la prosecuzione del berlusconismo più becero, tutto
proteso a difendere il grande capitale, secondo il dettato
dell’anacronistico liberismo.
{ Pubblicato il: 23.03.2012 }