La tragedia dei migranti sta assumendo proporzioni terribili. Stati che negano ogni competenza e responsabilità, e uomini e donne e bambini che muoiono giornalmente sotto gli occhi di tutti noi. Anche sotto gli occhi della Chiesa che "auspica", che "raccomanda", che "predica", ma che in concreto non fa nulla. Manda sacerdoti nel centro dell'Africa, ma non fa nulla di "concreto" in questa situazione  tanto vicina alla sua Sede. Non si vedono Centri di Accoglienza della Chiesa né Presidi per la cura dei malati né Asili per i bambini rimasti soli o bisognosi di protezione né Ricoveri per donne in difficoltà, insomma non si vede nulla della pratica di pietà e misericordia nella quale sono campioni nel raccomandarla agli altri. Nè si vede neppure una attività internazionale, mediante i Nunzi Apostolici,  volta a favorire soluzioni umane e cristiane. I Principi della Chiesa sono grandi diplomatici e forse riuscirebbero in quello che i laici, interessati politicamente, non riescono. Solo parlano del catechismo e dei valori alti, troppo alti dell'esistenza in generale, e così si sentono assolti. Non è un bello spettacolo vedere alti prelati con macchine di lusso, con gioielli costosi, con maggiordomi inappuntabili nella Nazione in cui la disperazione e la morte trionfano. Non si vedono a Lampedusa alti rappresentanti del Vaticano, con le maniche rimboccate, correre di qua e di là per portare aiuti ai bisogni primari delle persone lasciate a migliaia senza pasti e senza luoghi per i bisogni corporali. Passi per i leghisti, ma il clero non può continuare a dare consigli e guardare dall'altra parte. Ma nessuno glielo fa notare. I giornali e le TV hanno (tranne qualche gloriosa eccezione) padrini che non possono criticare in nessun caso e in nessuna maniera i comportamenti dei Principi della Chiesa. Bene. Che almeno si sappia.

{ Pubblicato il: 11.04.2011 }