grande!!!, il moralismo divisivo... peccato che ci rientrino pienamente metalmeno degli uomini di destra degni di questo nome in questa merda di paese, dalla destra storica di Sella, di Minghetti ("l'ingerenza loro"; che assurdo moralismo divisivo...), di quel giansenista di Ricasoli, naturalmente di Lanza (tanto divisivamente moralista da sembrare quasi comunista...); e poi Giustino Fortunato, il Corriere di Albertini (antigiolittiano se ve ne furono); ma anche Salandra, Di Rudin.. e poi nel secondo dopoguerra De Stefani, l'ormai vecchio Orlando, pitardi Montanelli; se si vuole andare sul fascistoide pure Almirante e la prima lega degli anni '80... Ma tra il cosfan tutti e il vago sospetto che anche chi nato in provincia di Abbiategrasso possa pian piano essere educato a fare la fila, tra l'aquiescenza ad ogni bruttura e "l'uomo nuovo" di Pol Pot davvero non c'via di mezzo? chiunque non si rassegni all'idea che si diventa ministro di questo paese alternativamente solo riciclando i soldi di mafia o coi pompini un instabile mentale fermo allo stato etico?

{ Pubblicato il: 14.07.2008 }