E' passata sotto silenzio la piimportante riforma costituzionale intrapresa dalla V Repubblica francese, approvata dalle Camere riunite a Versailles con un voto in pirispetto alla maggioranza richiesta di tre quinti. Da noi sufficiente la maggioranza assoluta, che espone la Costituzione a continui colpi di mano. Sarkozy ha potenziato le prerogative del Parlamento, in particolare limitando il ricorso alla decretazione d'urgenza, esteso il potere di veto del Parlamento contro le nomine presidenziali, introdotto il referendum popolare e il ricorso diretto del cittadino alla Corte Costituzionale. Il Consiglio Superiore della Magistratura sarpresieduto dal Presidente della Cassazione, potenziando in tal modo autonomia e indipendenza dei Giudici e non pidal Presidente della Repubblica. Da noi, mentre sta collassando la forma parlamentare di governo; mentre avanza la legge che rende immuni cinque persone riscrivendo l'art. 3 della Costituzione e fa capolino l'immunitparlamentare, vi chi guarda o fa l'occhiolino (Fini? Veltroni?) al Generale De Gaulle, ignorando il verdetto, esso si popolare, del 25 giugno 2006 che bocciil c.d. "premierato forte". Insomma, non sappiamo nemmeno copiare, dimentichi dell'ammonimento del Machiavelli, che esortava innanzitutto sstesso a non parlare di repubbliche sconosciute.

{ Pubblicato il: 23.07.2008 }