“Misteri dei ministeri e altri misteri”: così si intitolava un gustoso libro di Augusto Frassineti di tanti anni fa. Effettivamente i ministeri, almeno in Italia, sono luoghi misteriosi, dove il cittadino comune si aggira smarrito sempre alla ricerca della porta giusta e del funzionario competente. Ce ne sono alcuni come il famigerato palazzaccio di viale Trastevere (sede del ministero dell’Istruzione, da qualche anno non più pubblica), i cui interminabili corridoi sembrano autostrade verso il nulla o, ben che vada, verso una impenetrabile e sacerdotale burocrazia. A quanto pare, Umberto Bossi conta di galvanizzare l’alquanto moscio elettorato leghista di queste settimane elettorali con il futuro trasferimento a Milano di qualcuno di questi sepolcreti. Sarebbe questo il tanto conclamato federalismo? Una bella fetta di burocrazia romana, con i suoi regolamenti e le sue circolari, trasferita di peso a Milano per elargire favori a un elettorato bisognoso di “provvidenze”? Quanto mutati questi leghisti dal giorno in cui sbarcarono a Roma ladrona per fare pulizia nella capitale del sottogoverno! In poco tempo hanno imparato anche loro a poppare il latte della lupa romana. Che lo vogliano fare direttamente a Milano, non cambia nulla.

{ Pubblicato il: 25.05.2011 }