paolo ercolani
Nessun commentoIn un Paese in cui i comunisti vengono evocati a sproposito da almeno un ventennio, osservare quel che succede nei media fa venire voglia che comparissero veramente, i comunisti! Armati di epurazioni!
Basti prendere due casi tanto sconcertanti quanto significativi. Il Tg1 e il Tg 2, fra gli altri, multati sonoramente e come mai prima era avvenuto (si è arrivati ai limiti dell’oscuramento disciplinare) per aver dato uno spazio spropositato alle solite giaculatorie di Silvio B in seguito alla batosta delle elezioni amministrative. Lui da solo ha occupato il triplo dello spazio riservato a tutti gli altri leader politici!
L’altro caso riguarda quel signore di brillanti promesse mancate rispondente al nome di Sgarbi Vittorio, lautamente pagato dalla Rai (cioè da noi) per allestire un programma televisivo che ha fatto flop sotto tutti i punti di vista. Voluto con forza da quell’ex direttore generale della Rai che, dopo aver attaccato e boicottato in tutti i modi programmi di grande successo come Annozero e Report, si era fatto pure riservare un’imperdibile rubrica all’interno della sciagurata trasmissione dello Sgarbi Vittorio.
Ora, verrebbe ingenuamente da porsi qualche domanda: ma quale potrà mai essere la competenza tecnica di questo direttore generale così incapace di valorizzare i programmi premiati dall’audience salvo incoraggiare e finanziare quelli inguardabili? Con quali criteri è stato scelto?
Quale competenza specifica può aver mai spinto il servizio pubblico ad affidare una trasmissione televisiva in prima serata a un signore che di professione fa lo scrittore di cose artistiche e che finché si ferma a ciò sarebbe pure bravino, peccato che ogni tanto gli prenda quella sindrome da idrofobia incontenibile che lo spinge a incazzarsi mortalmente, diventare tutto verde e spaccare ogni cosa come un ossesso per un tempo imprecisato, come accadeva a un noto personaggio di un telefilm degli anni settanta del secolo scorso?
Che Paese è mia quello che riserva a personaggi di tal fatta e nani e ballerine i soldi pubblici con cui, in teoria, mettere su programmi di cultura e informazione?
Che Sgarbi non sappia fare televisione è sotto gli occhi di tutti, e del resto non l’ha mai fatta (altro conto è saper comparire in televisione, in genere per recitare l’ormai patetica parodia di se stesso). La destra politica e governativa del nostro paese è così sprovvista di persone competenti e capaci da affidarsi al ridicolo Mauro Masi e al patetico Sgarbi Vittorio per compensare i programmi ben fatti, e ben visti, di professionisti che o provengono da una cultura di sinistra o non accettano di piegarsi a una cricca di governo che vuole soltanto dei servi e possibilmente sciocchi? Masi Mauro è stato lautamente pagato e prontamente rimosso (in notevole silenzio) da un incarico che non sapeva ricoprire, mentre il non programma dell’ipertricotico incazzoso è stato soppresso dopo la prima, raccapricciante, puntata. Ma qualcuno dovrebbe giustificare questo sperpero di soldi pubblici! Qualcuno dovrebbe pur rendere conto del perché si vanno a boicottare trasmissioni pregevoli (seppur discutibili, come ogni cosa del resto) di valenti professionisti, premiati dall’audience e dall’acquisto degli spazi pubblicitari mentre nessuno, e dico nessuno, dell’area governativa si è sentito in obbligo di spiegare lo sperpero di denaro pubblico per finanziare direttori e conduttori a esser buoni improvvisati.
E il Tg1? E il Tg2? Ed Emilio Fede? E Mimun? Ma che Paese è mai quello che, in un’epoca di crisi economica e sociale strozzante, con intere generazioni di ventenni, trentenni e persino quarantenni che vedono mortificate le loro abilità e i loro sacrifici di studio e di lavoro, spesso costretti a fuggire all’estero o a rinunciare ai propri sogni, fornisce l’esempio di gentucola incompetente o deontologicamente indegna e genuflessa verso il potere fatta assurgere agli onori delle cariche professionali più alte e più ben pagate?!
Quando imparerà questo Paese a indignarsi, a non tollerare più questa difesa inconcepibile di reucci e reginette del nulla, di ministri cialtroni e volgari, di politici ignoranti, puttanieri e affaristi, ma, soprattutto, quando smetterà di tollerare questo vero e proprio scandalo che vede la morte della meritocrazia e del premiare quei giovani e quei professionisti che sanno fare il proprio lavoro, a tutto vantaggio di figli e nipoti di, raccomandati da, genuflessi al potente di turno?! E’ triste un paese dove si è passati dai portaborse personali ai leccaculo personali. A ognuno il suo, e il potente di turno saprà come premiarlo riservandogli un posto che ormai è oro, per un Paese e per un’epoca di vacche così magre e di sconfitta generazionale. Si è detto spesso che i media sono lo specchio di un Paese. Beh, allora il nostro specchio riflette cose brutte e tristi, dove l’incapacità, la volgarità, l’incompetenza e soprattutto la deferenza al potente vengono premiate a tutto discapito del merito. Cosa curiosa, visto che tutti si definiscono liberali, ma neanche tanto visto che l’ignoranza diffusa rende lecito il dubbio che questi signori sappiano effettivamente cosa è il liberalismo.
E’ triste dirlo, faccio fatica ad ammetterlo anche con me stesso, ma siamo arrivati a un punto in cui lo sconforto è tale da far pensare che una soluzione utile (e parziale) potrebbe essere data da una bella epurazione di tutti questi personaggi incolti e indegni, figli di un ventennio sciagurato e colpevoli di lasciare un Paese allo stremo e che non ha più nulla da offrire ai giovani migliori. Mai come oggi una bella epurazione di queste «trote» e di questi «minchiolini» appare in realtà come una depurazione benefica e necessaria. Non vorremmo, non vogliamo vederli più! E non sarei mica tanto sicuro che questa sinistra, se mai saprà preparare una nuova classe dirigente, eliminerà veramente questi squallidi servi incompetenti, visto che essa per prima non ha saputo fare pulizia al proprio interno di quei dirigenti che con la loro incompetenza hanno reso fin troppo facile il trionfo di una destra così impresentabile eppure vincente.
A dimostrazione del fatto, potrei dire, che i comunisti non ci sono proprio più!
{ Pubblicato il: 26.05.2011 }