GIUSTIZIA:A STRASBURGO ITALIA RACCOGLIE RECORD NEGATIVI
PAESE 'SORVEGLIATO SPECIALE', MA IMPUGNA SENTENZA SU CARCERI
(ANSA) - STRASBURGO, 10 APR - Nel 2012 l'Italia ha aggiunto
un nuovo record alla lista di primati negativi collezionati nel
tempo a Strasburgo sul fronte della giustizia. Dopo essersi
aggiudicata per anni la maglia nera come Paese, tra i 47 del
Consiglio d'Europa, con il piu' alto numero di sentenze della
Corte per i diritti dell'uomo non eseguite (arrivato ora a quota
2569), e' diventata anche lo Stato che spende di piu' per
indennizzare i propri cittadini per le violazioni subite: ben
120 milioni di euro. Una cifra pari a circa cinque volte il
contributo annuo versato al Consiglio d'Europa e piu' del doppio
di quanto nel 2012 hanno pagato complessivamente, come
indennizzi, tutti gli altri Stati membri dell'organizzazione.
Una situazione, stigmatizzata recentemente anche dal ministro
Cancellieri, che rispecchia le condizioni in cui versa il
sistema giudiziario nazionale e che e' stata fotografata dal
rapporto annuale del Comitato dei ministri del Consiglio
d'Europa sull'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei
diritti umani pubblicato oggi.
E sempre oggi e' arrivata anche la notizia del ricorso
presentato dall'Italia contro la sentenza con cui a Strasburgo
e' stata condannata lo scorso gennaio per le condizioni in cui
vivono i detenuti nelle carceri italiane. Un'azione che, secondo
molti osservatori, e' destinata nella migliore delle ipotesi
solo a guadagnare tempo in vista delle decisioni in arrivo sulle
cause intentate da centinaia di detenuti e la necessita' di
intervenire sulle strutture carcerarie per superare l'emergenza.
Intanto pero' a Strasburgo l'Italia e' finita anche nella top
ten dei 'sorvegliati speciali' dal Comitato dei ministri, status
che il nostro Paese condivide al momento con altri 28 Paesi. Una
condizione che sottopone il nostro Paese a uno stretto
monitoraggio e alla necessita' di fornire costantemente prove
inconfutabili sulle misure che sta adottando per sanare
criticita' abnormi come la lentezza dei processi e la gestione
dei rifiuti in Campania. Un problema, quest'ultimo, approdato
al Comitato dei ministri dopo che un anno fa la Corte ha
condannato il nostro Paese per la ''prolungata incapacita' delle
autorita' di assicurare la raccolta, il trattamento e lo
smaltimento dei rifiuti nella regione''.
Restano poi sempre aperte questioni come quella delle
confische e degli espropri fatti dai comuni, sin dagli anni '70,
ai danni di singoli cittadini e societa'. A causa di violazioni
sistematiche del diritto alla proprieta', l'Italia e' stata
condannata a pagare, in un solo anno, indennizzi per ben 97
milioni, di cui 49 per la distruzione dell'ecomostro di Punta
Perotti e 48 per l'esproprio di un terreno della societa'
Immobiliare Podere Trieste. Mentre sono ancora pendenti davanti
alla Corte altri 300 ricorsi sulla stessa materia e molti ancora
sono in arrivo. Ma a pesare sulla 'bolletta-indennizzi' del 2012
e' stata anche la vicenda delle frequenze TV non concesse a
Centro Europa 7, costata ai contribuenti 10 milioni di euro.
(ANSA).
{ Pubblicato il: 11.04.2013 }