Ricordate la Lega degli esordi, quando tuonava contro la corruzione del sistema politico, Roma ladrona e anche Berlusconi piduista? Adesso i poveri leghisti sono costretti a fare la foglia di fico di tutti i pastrocchi del regime berlusconiano, a mettere le toppe a tutte le voragini che si aprono giorno dopo giorno. Ma, come dicono i veneti, il tacòn (la pezza) è peggiore del buso. In un dibattito a Omnibus, sulla 7, il presidente del consiglio regionale lombardo, il leghista Boni, ha detto che non ne può più di leggere sui giornali, tutte le mattine, le imprese dei vari Bisignani e dei loro protettori politici. Già, ma la Lega dov’era, quando il parlamento era impegnato per mesi a discutere leggi per salvare alla meno peggio Berlusconi dai suoi guai? Questi disgraziati hanno digerito perfino Cosentino e con lui tutta una serie di personaggi, uno più ambiguo e compromesso dell’altro. Un bel repulisti morale e politico, non c’è che dire, uno scrupoloso mantenimento delle promesse fatte al loro elettorato. E ora, abbarbicati alle loro poltrone ministeriali che vorrebbero trasferire al nord e ai loro posti di sottogoverno, sbuffano e si lamentano. Ma c’è poco da fare, a forza di cedimenti ormai la Lega ce l’ha moscio.

{ Pubblicato il: 16.06.2011 }