Putin ne è convinto e non ha mancato di esprimere questa sua convinzione a Romano Prodi. Il povero Berlusconi è perseguitato in Italia perché gli piacciono le donne: se invece fosse gay, vivrebbe felice e contento senza che nessuno si impicci dei suoi affari più o meno leciti. Le parole del presidente russo somigliano a quelle di certi bulletti delle periferie romane abituati ad esclamare in ogni circostanza: qua so’ tutti froci meno me. Putin è notoriamente maschio che più maschio non si può. Come Mussolini si presenta a torso nudo mostrando i muscoli, come Mao (e Grillo) nuota per farci ammirare il suo vigore fisico, come Stalin e Hitler mette in galera i gay e chi difende i loro diritti. Fra campioni della virilità ci si intende, e Putin non poteva non simpatizzare immediatamente con Berlusconi, che ha subito ricambiato la simpatia. Adesso il cavaliere dovrà scegliere fra gli arresti domiciliari e i servizi sociali: se sceglierà di compiere opere di bene, perché non mandarlo in Russia, dove potrà generosamente dedicarsi all’educazione della nipote di Putin?

{ Pubblicato il: 19.09.2013 }