Lo ha detto il duca di La Rochefoucauld. Purtroppo è un autore che gli attuali governanti italiani non hanno letto. Se lo avessero fatto, forse qualche gaffe si sforzerebbero di evitarla. Prendete il caso del nuovo governatore della Banca d’Italia. Se non fosse intervenuto con molta decisione Napolitano, chissà per quanti giorni sarebbe continuato il balletto fra Berlusconi, Bossi e Tremonti. Il vero peccato del premier non sono le escort, è la sua patetica indecisione, la sua mancanza di coraggio nel fare le scelte che spettano al capo del governo. La politica, nonostante quel che si dice in contrario, è una professione che s’impara attraverso un duro tirocinio. Come ci ha insegnato Max Weber ci vuole passione, ma anche lungimiranza e capacità di distacco da se stessi. Berlusconi è troppo vanitoso, troppo smanioso di mettere in evidenza se stesso, per diventare mai un buon politico. Con la sua incapacità di controllarsi e di prendere decisioni impopolari, rischia di diventare, ogni giorno di più, una maschera della commedia dell’arte italiana. Potrebbe anche mettere su una compagnia di giro con buona parte dei suoi ministri e sottosegretari. Un ruolo di primo piano l’avrebbe certamente il ministro Frattini per la sua smentita della presenza di Lavitola all’incontro con il vice- primo ministro albanese. Mentre parlava in televisione con alle spalle una maliziosa fotografia che lo inchiodava, sembrava il marito di una pochade, quello che viene scoperto dalla moglie a letto con l’amante e si giustifica dicendo: cosa vuoi cara, la signorina passava per caso da queste parti.

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{ Pubblicato il: 22.10.2011 }