L'Europa chiamò e Silvio rispose. Ora c'è la lettera, l'impegno, il "pagherò", anzi il "pagheranno". La destra europea ha corretto le bozze a quella italiana: difficile distinguere tra originali e copia. E' scritta in perfetto italiano, è un programma liberale, liberista e libertino. Piace a Lui e piace a Lei. Piace a Sarkozy alla Merkel, a Mario Draghi, alla Marcegaglia, a Mario Monti: Tanti i nomi, le lingue, le parti in commedia, uno solo il partito.  Piace naturalmente a Silvio, già unto del Signore, che annuncia la buona novella liberista sotto dettatura dello Spirito Santo di Maastricht e ora è tornato per giustiziare lo stato sociale. E' libero con salvacondotto imperiale europeo  e con licenza per la pirateria sociale ai danni dei lavoratori e del patrimonio dello Stato italiano. Colpi di coda oppure il liberismo da guerra fredda è tornato buono per le guerre di domani? L'Italia, imperdonabile eccezione europea, mina vagante all'ordine monetario costituito, è ancora e come sempre nella sua tragica storia, arengo per guerre straniere combattute sulle sue vive carni. Fortunato quel Paese che non ha bisogno di eroi e di podestà stranieri.

Abbiamo scoperto che dopo i vari Bossi, D'Alema, Veltroni e compagnie cantanti, ora anche Bruxelles, nel momento del bisogno, offre a Silvio l'ennesimo "cordiale" politico per ritrovare slancio. Domanda:  Il Berlusconismo è allora un  fenomeno sociologico italiano,  neo-bonapartismo o semplicemente uno sport di squadra?

Accadono fenomeni straordinari in questo fine impero, sembra il finale dell'dottor Stranamore: La Lega rimane per una settimana l'unico partito a difendere apertamente le pensioni, si ricompatta persino il Sindacato italiano ma Silvio ha di nuovo un'agenda e l'opposizione più gentile e corretta del mondo. La procura di Milano è avvertita, sarà impossibile portare in aula per i prossimi mesi quest'individuo cosmicostorico in missione per conto di Dio e dell'Europa.  Un uomo solo ed invecchiato, padrone dell'editoria e dell'informazione  italiana, ormai, faustianamente tenuto in piedi da forze che da tempo non riesce più a governare, prime interessate a questo punto a tenere in piedi un simulacro di potere.

{ Pubblicato il: 27.10.2011 }