Il rischio maggiore che corre il governo Monti è quello di essere risucchiato dalle sabbie mobili della politica italiana. Il nostro sistema politico è un terreno notoriamente paludoso, infestato da temibili zanzare e da altri innumerevoli insetti che succhiano il sangue di chi vi si avventura: bisogna attraversarlo a passi spediti, procedendo diritti e senza tentennamenti verso un approdo che rischia altrimenti di diventare un miraggio. Non ci piace l’esitazione di Monti nella scelta dei sottosegretari che dovrebbero essere nominati al più presto, senza star dietro alle richieste e alle zuffe dei partiti. E non ci piace l’esitazione, che ci auguriamo venga presto superata, a prendere provvedimenti che inevitabilmente saranno sgraditi a coloro che verranno colpiti nei loro interessi e nei loro privilegi. Il governo Monti non è nato per paralizzarsi in continue mediazioni. Il presidente del Consiglio dovrebbe essere consapevole che i partiti, anche se minacciano e ricattano, in questo momento, senza di lui, non possono andare da nessuna parte. E allora scelga e decida con prontezza e coraggio, non diventi anche lui un’affannata comparsa nel fatiscente teatrino della politica nazionale.  [PER LEGGERE I PRECEDENTI "PASSO DOPO PASSO" DI PAOLO BONETTI CLICCARE NELLA COLONNA DI SINISTRA SUL VOLUME "PASSO DOPO PASSO"]

{ Pubblicato il: 25.11.2011 }