Le continue battute dei nostri ministri e sottosegretari sui nostri
giovani disperati e sulle loro famiglie altrettanto disperate, mi
hanno portato alla mente il terzo lied della raccolta Das Lied von der
Erde di Gustav Mahler, un’opera musicale bellissima, per quanto
intimamente tragica, i cui testi sono rielaborazioni tedesche di
poesie cinesi dell’ottavo secolo:
In mezzo al piccolo stagno
sorge un padiglione di verde
e bianca porcellana.
.
Come il dorso di una tigre,
il ponte di giada s'inarca
e raggiunge il padiglione.
.
Nella piccola casa amici siedono,
ben vestiti: bevono, chiacchierano,
alcuni scrivono versi.
.
Le loro maniche di seta scivolano
indietro, e i loro berretti di seta
si afflosciano sulla nuca, allegramente.
°
Sulla tranquilla superficie d'acqua
del piccolo stagno, tutto si vede
mirabile, in immagine riflessa.
.
Tutto a testa in giù
nel padiglione di verde
e bianca porcellana;
.
come una mezzaluna appare il ponte,
l'arco è rovesciato. Amici,
ben vestiti, bevono, chiacchierano.
.
(Trad. dal tedesco di M. Marica)
.
Forse il richiamo all’attualità emerge soprattutto dalla quinta strofa
in avanti, dove le immagini sono riflesse sullo stagno capovolte,
metafora di una realtà esterna al padiglione diversa, opposta a quella
che c’è all’interno.
Le battute dei vari ministri sono offensive a prescindere dal merito,
giusto o ingiusto che sia. Esse denotano un distacco enorme e tragico
dalla realtà dei giovani e di molte famiglie italiane e dalle vere e
proprie tragedie che si consumano al loro interno. Si potrebbe
rispondere alle varie battute con altrettante battute, per esempio che
i giovani sono già abituati a cambiare perché per qualche mese
friggono le patatine, poi vanno in un call center a vendere
aspirapolvere, poi vanno a cuocere hamburger, poi tornano nel call
center a vendere prodotti alimentari, e così per sempre. Oppure notare
che non risulta che i “cervelli in fuga” vadano in posti dove ci sono
mamma e papà, ma che forse di questi non si parla perché quelle fughe
sono incentivate in quanto funzionali ai figli e figliocci dei
mandarini per poter “vincere” più comodamente i vari concorsi. O,
ancora, che il “buonismo” dei governanti che abbiamo conosciuto negli
anni scorsi è soprattutto quello verso i corrotti, i truffatori e gli
evasori.
Comincio a chiedermi se questo governo stia rispondendo totalmente le attese.
[PER LEGGERE I PRECEDENTI "INTERMEZZI" DI GIOVANNI LA TORRE CLICCARE NELLA COLONNA DI SINISTRA SUL VOLUME "ECONOMIA CRITICA"]
{ Pubblicato il: 09.02.2012 }