“Le associazioni che difendono le famiglie si ricordano di tutelarle solo quando si parla della famiglia anagrafica. Ma quando il governo ha tagliato i fondi per le scuole e i contributi familiari non hanno detto una parola”. Queste parole le ha pronunciate il sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli, durante la discussione, in consiglio comunale, di un documento sulle unioni civili. Ma le potrebbero ripetere centinaia di sindaci di ogni parte d’Italia, sempre alle prese, quando si tratta di riconoscere una realtà familiare e sociale ormai diffusissima, con associazioni (i cosiddetti forum delle famiglie) che si ostinano a voler proporre e imporre un modello ideologico di famiglia che poco o nulla ha a che fare con l’evoluzione del costume. La faccenda è tanto più grottesca, se si pensa che costoro hanno sempre in bocca la dignità della persona umana. Ma delle persone concrete, con i loro problemi e le loro sofferenze, poco si curano. L’importante, come nella procreazione assistita e nel testamento biologico, è salvare il feticcio, magari a scopo elettorale.

{ Pubblicato il: 22.03.2011 }