Per una nuova economia
L'evoluzione dell'economia, dopo il fallimento del capitalismo liberista, interpreta la cooperazione come un nuovo capitalismo, definendolo “capitalismo sociale”, ovvero la profonda modificazione delle persone e delle organizzazioni coinvolte nel sistema della cooperazione.
Il capitalismo sociale si articola contemporaneamente in quattro direzioni ben precise: quella del sociale, del locale, dell'etica e dell'economia; : il collante di tutto è dettato dalle persone, il vero e proprio capitale umano, con capitale lavoro e capitale finanziario che collaborano escludendo lo sfruttamento del lavoro, inteso come merce.
Un motivo di fondo per l'affermazione del capitalismo sociale è l’analisi delle profonde contraddizioni implicite nelle forme di liberismo economico che si sono andate affermando negli ultimi decenni. In generale viene messo in evidenza come le politiche liberiste hanno prodotto conseguenze nefaste sulle persone minandone il carattere sociale, valore che è elemento imprescindibile del pensiero conservatore e liberista; svuotata del carattere sociale la piccola e media borghesia del lavoro, ha finito con il perdere la propria identità e la propria individualità come irrepetibile soggetto umano; è così che è avvenuta l'identificazione del lavoratore come un numero, o come merce da comprare e poter mettere da parte a proprio piacimento, un “usa e getta” gestito dal capitalismo liberista, sempre più convinto di poter generare denaro e altro denaro, senza ricorrere alla fastidiosa incombenza di produrre lavoro
La cooperazione rivaluta l'uomo, restituendogli la dignità della sua opera che si concretizza nel lavoro e nell'intima soddisfazione del "fare" per gli altri e per se stesso.
Il problema è di nuova identità, perché nel corso di questi pochi anni nei quali si è sviluppata l’attuale crisi, che è crisi del liberismo capitalista, l’individuo ha iniziato l’itinerario liberatorio, almeno in parte, dalla gabbia d’acciaio dell’impresa e dello Stato, ma al suo posto non sono sorte comunità più libere e nessuna democrazia partecipativa sembra essersi sostituite ad essa. . L’individuo si è trovato soltanto più solo a gestire la flessibilità e la frammentarietà della propria esperienza di vita, particolarmente nella sfera del lavoro. Ancora incombe la spada di Damocle del liberismo, specialmente in Europa, dove, ancora oggi, resiste al vertice la Merkel che ha dichiarato la terza guerra mondiale ai paesi europei, utilizzando un’arma più subdola dei V1 e V2: lo spread, che agita come una clava come se volesse ricacciare l’intera Europa nei campi di sterminio dell’economia.
Fallimento del capitalismo familiare ereditario
Dopo decenni (parecchi) di dividendi e di socializzazione delle perdite, la FIAT è proprietà del popolo italiano che l'ha pagata più volte; per cui andrebbe socializzata, non nazionalizzata perchè diventerebbe un carrozzone.
Le linee di produzione frazionate per settori e ogni settore affidato ad una cooperativa, a sua volta consorziata con le altre addette a completare la produzione di ogni singolo modello; i vari consorzi, a loro volta riuniti in unica unità industriale.
Cooperative di produzione e lavoro, senza scopo di lucro, con stipendi al minimo salariale e partecipazione agli utili in proporzione alla produzione.
Riserve matematiche per la ricerca e l'innovazione; sistemi di sicurezza all'avanguardia; dirigenti giovani, preparati, con stipendi non superiori a tre volte quelle della media operai/impiegati. Manager stipendiati secondo i risultati, senza mai superare le cinque volte il salario medio operai/impiegati.
Se ne avvantaggerebbe la qualità, la competitività, il controllo interno, la comunicazione interna ed esterna.
E' chiaro che Marchionne non ha problemi a chiudere alcune unità produttive: non costano nulla alla proprietà, per cui graverebbero solo i costi per l'aggiornamento dei sistemi di sicurezza, così meglio chiudere.
La FIAT è l'esempio più evidente del capitalismo ereditario, ed è ormai storia consolidata che il capitalismo familiare, giunto alla IV° generazione, marcia verso il fallimento.
Sarebbe molto divertente !
Nel mio precedente commento “Un furto irrilevante”, ho sottolineato l'inconsistenza del furto di Lusi, trattandosi di soli 0,34 euro rubati ad ogni italiano. Mi è stato fatto notare che , pur considerando l'esiguità del furto, sommando i singoli furti, la somma totale rimane pur sempre di 20 milioni di euro, pari a quaranta miliardi delle vecchie lire (quelle che Berbusconi vorrebbe ripristinare, non fosse altro che per nostalgica gratitudine).
Così c'è da rivedere il conto, alla luce della linea difensiva adottata da Lusi.
Si tratta della medesima linea difensiva del "Fanno tutti così", inaugurata da Craxi con la "Milano da bere".
Ecco che nasce un'idea, semplice ma dai contorni geniali.
Visto che “così fan tutti”, allora ogni furto perpetrato da componenti della casta andrebbe diviso per il numero dei parlamentari ; nel caso di Lusi 20 milioni diviso 950 tra senatori e deputati formano un montante di 21.055 euro, che andrebbero addebitati ad ogni singolo parlamentare; intanto cominciamo con Lusi, quindi tutti gli altri scoperti con le dita sporche di marmellata. Si otterrebbe un duplice beneficio: recuperare il maltolto e stimolare ogni singolo "eletto dal popolo" ad esercitare un rigoroso controllo sui conti pubblici, altrimenti sarebbero chiamati a rimborsare, sempre in percentuale. Proporrei anche un premio di esenzione dal pagare la propria quota, a quei parlamentari che dovessero risultare autori di una chiara denuncia in grado di far scoprire una truffa.
Sarebbe molto divertente !
Dalla gratitudine alla piaggeria.
Mediaset, pm: «Condannare Berlusconi
Sui fondi neri le sue impronte digitali»
(Il Messaggero del 18 giugno 2012)
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Ecco chiarita l'urgenza di poter disporre di una spada di Damocle da porre sulla testa dei magistrati che dovranno emettere una sentenza.
La minaccia, insieme al ricatto è stata l'arma vincente di Berlusconi, ora gli sta venendo meno, così ordina a Al Fano di minacciare l'attuale governo a legiferare per riconoscere la responsabilità civile dei magistrati, in modo da far paventare ad ogni magistrato il rischio di venire coinvolti in un procedimento con richiesta di risarcimento: “Sappiate che in caso di condanna vi trascino in tribunale, fino a quando non trovo un magistrato addomesticabile, e sapete bene che lo trovo, per rovinarvi !”
L'obbediente Al Fano pone una simile legge come un servizio al popolo sovrano, più della crescita, più del lavoro, più della crisi che incombe grazie a Berlusconi, e non come un ulteriore servizio personale al suo padrone. Non gli è bastato fare il ministro di Grazia e Giustizia al sevizio delle esigenze processuali del cavaliere, ora prosegue il suo servile itinerario mortificando il suo stesso ruolo in politica.
Si può anche capire la riconoscenza verso l'uomo che ne ha fatto un personaggio importante, togliendolo dal foro di Agrigento a caccia di cambiali protestate, ma mortificando fino a questo punto la propria dignità, la gratitudine sconfina con la più meschina piaggeria.
Bravo Angelino, continua così che ne farai di strada... per tornare ad Agrigento…. Al travaglio usato.
Un furto irrilevante.
Lusi, il Senato dice sì all'arresto
L'ex tesoriere: «Ho molto da dire ai pm»
(Il Messaggero del 20 giugno 2012)
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Dopo la fase 1:il ricatto, scatta ora la fase 2: la vendetta, che si legge nella frase: "E' un incubo, sono un capro espiatorio".
La vendetta si materializzerà nella chiamata in correità, perchè Lusi si è appropriato di 20 milioni, ma la margherita ne ha ricevuti come rimborso-spese oltre 120 di milioni... e gli altri che fine hanno fatto ?
Ce lo farà sapere lo stesso Lusi, perchè non ci sta a pagare da solo, vuole compagnia.
Il PL ha preferito lasciare l’aula al momento della votazione; la responsabilità di tale iniziativa è da attribuire al Presidente del Senato per non aver chiarito che si trattava di votare per l’arresto o meno del SOLO Lusi; non risultò immediatamente chiaro l’argomento ai voti. Ma quando i senatori PdL hanno sentito la parola “arresto”, hanno preferito “evadere” dal Senato… non si sa mai…!
I senatori rimasti, interpretando la volontà popolare, hanno votato per l'arresto, come se il senato si facesse promotore di una class action per il furto subito dal popolo italiano
Ma quale furto ha subito il popolo italiano perpetrato da Lusi ?
Siamo 60 milioni di abitanti, i milioni sottratti da Lusi sarebbe "solo" 20, quindi 20 milioni diviso 60 milioni di abitanti; cioè un furto per ciascun abitante di € 0,33 (con terminale periodico), da arrotondare, per eccesso a 0,34 centesimi di euro.
Ora mi chiedo... ma il popolo italiano è diventato così miserabile da incaricare i suoi senatori a perfezionare una class action per recuperare 0,34 centesimi di euro ciascuno ? Molto meno di un caffè !
Mi meraviglia come un attento avvocato come Paniz (quello che è riuscito a far approvare alla Camera la parentela di Ruby con Mubarak) non abbia utilizzato questo argomento per sostenere l'innocenza di Lusi, stante l'irrilevanza economica del furto !
La politica del nulla
Un articolo su Europaquotidiano, inviatomi da Beatrice Rangoni Machiavelli, ha attirato la mia curiosità, ma solo per l’autorevolezza della persona che, amabilmente, me lo ha segnalato. Ne avevo già preso visione, ma molto alla leggera, non considerando l’argomento meritevole di tempo o di particolare attenzione.
La sola connessione possibile, dopo aver letto l’intero articolo con la risposta di Federico Orlando, riguarda i due prim’attori dell’attuale farsa della politica italiana; entrambi non hanno risposte da dare, progetti da proporre, proiezioni future per condizionare il presente. Ogni discorso, quindi, diventa un “discorso sul nulla”, mutuando il titolo dell’art. Grillo profeta del nulla che perciò piace agli italiani http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/135461/grillo_profeta_del_nulla_che_percio_piace_agli_italiani
Se Grillo non indica un possibile presidente del Consiglio, se non si espone su temi attuali dove necessitano scelte politiche, se non accetta il dibattito in contraddittorio, se manca di idee chiare, tutto ciò non è altro che un copia-incolla con l’intera vicenda politica del cavaliere, quando delega i sondaggi a dare risposte e formulare ipotesi di lavoro. Il rifiuto al dibattito, poi, li accomuna definitivamente nell’interpretazione di “quel nulla” del quale sono inimitabili interpreti, e non sono i soli…!
Anche dall’atra sponda del Tevere viene esorcizzata la verità, ma con modi più subdoli , quando le accuse vengono driblate come una architettura predisposta dal maligno (e che fai ? Te la prendi con il maligno ?),
oppure se talune affermazioni come “le radici cristiane dell’Europa” riconosciute come monopolio dell’Occidente Europa da pontefice, oppure l’assimilazione del liberismo con il cristianesimo e ancora molto altro, allora i critici vengo messi con le spalle al muro in quanto incapaci di comprendere gli imperscrutabili disegni dello Spirito Santo ( e che fai ? Te la prendi con lo Spirito Santo ?).
E’ tutta la politica, nel senso più ampio possibile, che si è ridotta a rappresentare il nulla, perché quasi venti anni di governo del nulla per la nazione e del tutto per il presidente del consiglio non c’è rimasto più nulla da rappresentare, piuttosto si tratterà di ricominciare da dove la storia si è fermata, sostituita dalla cronaca banale di interessi personali gabellate per radiosa previsione sul futuro “dell’amata Italia”.
Grillo non fa più ridere nessuno, il ruolo comico è stato attribuito a Berlusconi, anche se lui non lo vorrebbe, ma non per le sue barzellette che facevano ridere solo i commensali alle cene eleganti, ma per i trucchetti elaborati per salvare le terga dai processi, come il trucco da prestigiatore del semipresidenzialismo; ma Grillo non ha neanche surrogato il cavaliere nel ruolo di statista, perché risulterebbero entrambi abusivi.
Così ci siamo persi un comico divertente e uno statista che faceva ridere.
Ci rimane l’impero vaticano, che, almeno, ci evita di pensare e riflettere, non essendo, noi, in grado di contrastare le malevolenze del maligno o gli imperscrutabili disegni dello Spirito Santo.
{ Pubblicato il: 20.06.2012 }