giacomo grippa
Nessun commentoInvio il testo della mozione presentata dal consigliere regionale PDL, Cassano, che sara' discussa il prossimo venerdi', 8 aprile, per la dotazione a tutti gli uffici del classico distintivo della religione cattolica:
Consiglio regionale della Puglia
BARI, 10 febbraio 2011 PROT. N.
Al Signor Presidente Consiglio Regionale
S E D E
M O Z I O N E
(ai sensi art. 61 Regolamento Consiglio Regionale)
Premesso che:
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sancito, con una discussa sentenza, sancito che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche è una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni”;
la giurisprudenza amministrativa italiana ha più volte affermato che il Crocefisso, a parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendente da specifica confessione religiosa (Consiglio di Stato, parere n.63/1998).
la Corte Costituzionale ha riconosciuto che i principi del Cristianesimo fanno parte del patrimonio storico del Paese;
Valutato che
il crocifisso riveste per i credenti importanti valori religiosi, ma per credenti e non credenti la sua esposizione è giustificata ed assume un significato non discriminatorio sotto il profilo religioso il crocefisso, è dunque non solo una icona religiosa del Cristianesimo, con il suo valore spirituale, ma contiene in sé anche altri valori: la nostra identità storica - culturale, il concetto di fratellanza, di pace e di giustizia;
lo Statuto della Regione Puglia, all’articolo 1, comma 2, richiama i valori della cristianità e, in particolare, recita così: “La Puglia, per la storia plurisecolare di culture, religiosità, cristianità e laboriosità delle popolazioni che la abitano e per il carattere aperto e solare del suo territorio proteso sul mare, è ponte dell’Europa verso le genti del Levante e del Mediterraneo negli scambi culturali, economici e nelle azioni di pace;
Tutto ciò premesso:
Il Consiglio Regionale della Puglia impegna il Presidente del Consiglio e il Presidente della Giunta ad esporre il crocifisso nell’Aula Consiliare, nella Sala Giunta e in tutti gli uffici della Regione Puglia.
Massimo Cassano
A parte la contraddittoria, incolta miscellanea di concetti e riferimenti storici,, l'iniziativa riconferma la orchestrata spinta dal basso a difesa della permanenza dei crocifissi in uffici e scuole, quale pressione sulla Camera Alta di Strasburgo, per la sua emananda decisone sull' appello proposto dal Governo italiano per modificare la decisione di primo grado che ne aveva disposto la non esposizione.
Sara' bene precisare, a contezza degli stessi amministratori regionali, che il processo in argomento riguarda un "petitum", cioe' la esposizione dei crocifissi nelle sole scuole e non anche negli uffici, considerati infatti dall giudice massimo europeo, come simbolo religioso, con riferimento alla sua posizione nella tradizione nazionale, su cui i paesi sono liberi di fissarne la priorita'.
Si tratta in altri termini una non decisione al riguardo, quasi ad ammettere indirettamente che se la questione fosse stata esaminata in rapporto ai valori giurido-costituzionali, quali la laicita', la imparzialita' della Pubblica Amministrazione, la uguaglianza dei cittadini, senza distinzione (cioe' senza distintivi!!!) di sesso, razza o religone, l'appello del governo sarebbe stato respinto.
L'arbitrio dei confessionalisti, come rilevabile dalle stesse espressioni del consigliere pugliese, arriva al punto di dettare o disporre che i simboli di parte cattolica sono validi anche per i non credenti.
L'arbitrio dei confessionalisti arriva al punto di ignorare, come non verosimilmente sostenuto dal Govenro negli atti prodotti in giudizio e come ribadito dal giudice europeo, che in Italia non e' preclusa la esposizione di altri simboli culturali o religiosi.
Proprio su questo il defenestrato giudice Tosti pose le sue obiezioni e successive fondatissime contestazioni legali, conclusesi, come si sa, con la sua decapitazione professionale, non essendo piu' comminabile, a proposito del valore della particolare tradizione "cattolica", il rogo.
Sulla mozione, infine, c'e' da registrare l'assenso espresso dal presidente del Consiglio Regionale, Introna, e l'idea di acquistare per glu uffici anche statue di san Nicola, patrono del capoluogo, e di san Pio, un quasi padre simbolo della Puglia, mentre a Woytila, dopo l'areoporto barese, strade, piazze strutture sportive e scuole, e' stato dedicato il ponte per l'accesso al centro storico di Gallipoli, un ponte, non come da "tradizione", verso l'Oriente, ma verso l'oltretevere. ..
{ Pubblicato il: 08.04.2011 }