Dopo l'aggressione verbale di ieri (v. "gessetto" n. 25) stamane il Gr
3 delle 8,45 ci ha aggrediti con quest'altro titolo di apertura:
"Italia sempre più al centro degli scenari internazionali. Da
Washington a Bruxelles piena fiducia e riconoscimenti al governo Monti
e alla Bce di Draghi". Semplicemente stomachevole! Ci volevano un ex
dirigente Banca d'Italia, un ex dirigente di non so che cosa, e un
professore della Bocconi diventato capo del governo per tentare quello
che forse neanche Berlusconi aveva provato a fare: rendere sciatto,
banale e servile il terzo canale della radio. Il Gr poi proseguiva con
la "constatazione" rilevata e strombazzata da tutti i giornali che non
solo la Merkel, ma anche tutta la finanza presente a Cernobbio vuole
un Monti bis. Ormai è sempre più evidente che Monti si comporta da
politico di professione, altro che tecnico. In questo modo però
rischia di giocarsi la simpatia di quelle persone che pur non
condividendo in pieno la sua politica gli tributavano comunque un
rispetto e una simpatia, appunto, quanto meno perché rappresentava
quella destra che abbiamo sempre desiderato e mai avuto nell'Italia
repubblicana. Quello che però questi signori non hanno considerato è
che, affinché certe manipolazioni mediatiche riescano, occorre prima
che si prepari il terreno rendendo tabula rasa la mente e la coscienza
di chi ascolta, cosa che le tv di Berlusconi e della Rai hanno fatto
benissimo in questi anni attraverso programmi idioti. Ora, si dà il
caso che chi, sia pure saltuariamente, ascolta "radio tre" non è
ancora giunto a quel livello di rimbambimento e di perdita di spirito
critico, e allora ascoltando quei titoli urlati gli viene il sospetto
che servano a nascondere qualcosa. Nella fattispecie molto
probabilmente si tratta del gradimento decrescente che questo governo
sta conseguendo nel proprio paese, come pure il suo indirizzo
nettamente di destra, e allora si cerca di stornare l'attenzione verso
la sua collocazione internazionale. Ma questa manovra rischia di
conseguire l'effetto contrario, e precisamente dare fondamento a
quelle critiche che vedono in questo governo una sorta di commissario
nominato da potenze straniere, il che non giova affatto al governo
medesimo e alla sua autorevolezza. Come pure l'insistere nel far
rilevare che imprenditori e finanzieri lo vorrebbero anche per gli
anni a venire, produce lo stesso effetto, non foss'altro perché
imprenditori e finanzieri, insieme ai politici di destra, sono i
soggetti che hanno provocato la crisi e oggi impediscono che venga
seriamente superata. Inoltre mettono sempre più in imbarazzo le forze
di sinistra che lo appoggiano. E' triste notare che Giorgio Napolitano
venga considerato "della partita", anzi addirittura il "regista". Se a
novembre Obama, come ci auguriamo, rivincerà le elezioni, ascolteremo
e leggeremo che è stato tutto merito di Draghi e Monti i quali hanno
"evitato il tracollo dell'economia europea e mondiale" e quindi
salvato pure Obama.
{ Pubblicato il: 08.09.2012 }