Ho visto e ascoltato il ministro La Russa a Ballarò. Il prode Ignazio rispondeva agli argomenti di Nadia Urbinati con gli sghignazzi di chi si fa forte della propria ignoranza; non è la prima volta che il ministro si comporta in questo modo in un dibattito televisivo e non è certamente l’unico fra i suoi compagni di partito ad esibire compiaciuto la propria mediocrità intellettuale e volgarità morale. Ma il punto sostanziale della questione è un altro: perché mai il nostro paese si deve accontentare della destra dei La Russa e delle Santanché? Qualche mese fa è sembrata possibile un’altra destra, capace di argomentare e di discutere, in grado di capire e di rappresentare le trasformazioni che pure ci sono nell’opinione pubblica moderata. Senza una destra di questo tipo non ci sarà mai, in Italia, una dialettica politica normale. Ma quella illusione è ben presto svanita e il populismo berlusconiano, incolto e arrogante, ha di nuovo ricoperto la scena politica con la sua gramigna. Siamo stati privati di tutto, anche del diritto di essere dei conservatori onesti.

{ Pubblicato il: 03.05.2011 }