Certo che siamo tutti contenti del “Miracolo a Milano”, abbiamo assistito troppe volte alla resurrezione del Cavaliere per credere che si possa abbassare la guardia.
I moderati milanesi che si sono astenuti per esprimere il loro disagio, verranno frastornati dalla campagna: “Non abbandonate Milano in mano ai comunisti e alla sinistra estrema”.
Molti ritengono che Pisapia abbia già fatto il pieno. Ma c’è un elemento positivo da valutare: mi risulta da fonte certa che il clero milanese al ballottaggio voterà contro Berlusconi. Siamo nella Diocesi di Tettamanzi, dove per anni il Cardinale Martini ha rappresentato il cattolicesimo del Concilio Vaticano II che non può accettare la “Ragion di Stato” che condiziona il Vaticano al punto di non condannare esplicitamente il Premier per il suo inaccettabile comportamento.
Siamo come i Greci che hanno preparato il grande cavallo per entrare nella città di Troia assediata. L’abbiamo spinto dentro, attraverso quella che ormai si chiamerà sempre la “breccia di Pisapia”. Ma la battaglia per la conquista di Berlusconia non è iniziata. Nel grande cavallo si stanno litigando tutti, per decidere chi deve scendere per primo.

{ Pubblicato il: 18.05.2011 }