antonio caputo
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[12] Il prossimo anno ricorre il 20° anniversario dalla nascita della cittadinanza europea.
Ogni cittadino dell'Unione europea gode di una serie di diritti stabiliti dai Trattati dell'Unione europea compresi il diritto di spostarsi e vivere liberamente in un altro Stato membro, il diritto di voto attivo e passivo e il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo.
Purtroppo i cittadini dell'Unione spesso non sono consapevoli di questi diritti e l'anno europeo ha l'obiettivo di informare tutti, soprattutto i giovani, in un periodo di grave crisi economica e sociale e a soli 20 mesi dalle elezioni europee: ciò che rende essenziale "mettere la cittadinanza dell'Unione europea e la democrazia partecipativa al centro dell'Agenda politica", come ha dichiarato il relatore Papadopoulo nella sua relazione al Parlamento approvata con 518 voti a favore, 63 contrari e 19 astensioni, in una recente riunione di aprile 2013.
Le attività organizzative dell'Unione in occasione dell'Anno europeo dei cittadini si concentreranno sulla spiegazione dei diritti legati allo spostamento, alla possibilità di vivere in altri Stati membri dell'Unione europea, il riconoscimento di qualifiche accademiche e professionali, i diritti dei passeggeri e dei consumatori, l'accesso all'assistenza sanitaria e alla previdenza sociale e programmi (come Erasmus) che permettono ai giovani di studiare all'estero.
Nel corso dell'anno si terranno seminari, conferenze e campagne di informazione per aumentar e la consapevolezza dei diritti di cittadinanza. Saranno anche organizzate piattaforme di lavoro dalle autorità a livello europeo, nazionale, regionale, locale e dalle altre organizzazioni pubbliche e della società civile per condividere le proprie esperienze.
Il 23 aprile 2013 nella sede del Parlamento europeo - Ufficio di Bruxelles - il Mediatore P. Nikiforos Diamandouros, della cui Rete istituzionale i Difensori civici regionali italiani fanno parte, come tutti gli Ombudsman, Defensor del pueblo, il Défenseur des droits, negli altri 26 Paesi dell'Unione Europea, con il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, la Vicepresidente della Commissione europea e responsabile della giustizia, dei diritti fondamentali e della cittadinanza Viviane Reding e il Vicepresidente della Commissione e responsabile per le relazioni interistituzionali e l'amministrazione Maroš Šefčovič, ha organizzato e tiene un seminario sul tema della partecipazione attiva dei cittadini.
Costoro potranno prendere parte a loro volta all'evento via Twitter(@PE_Italia con hashtag #eyc2013eoI).
Il Difensore civico del Piemonte in Italia ha programmato l'eevnto di ritrasmissione in diretta streaming del seminario di Bruxelles nella sede di Palazzo Lascaris del Consiglio egionale del Piemonte e le cittadine e i cittadini che vivono in Piemonte sono stati chiamati a concorrere partecipando presso la Sala dei Presidenti di Via Alfieri 15 a Torino.
E' un esperimento di cittadinanza attiva stimolante, inteso ad attivare conoscenza e partecipazione , oltre all'uso di strumenti quale il diritto di petizione che almeno un milione di cittadini europei possono rivolgere alla Commissione europea per ottenere l'adozione di provvedimenti tali da rafforzare lo status e la condizione di cittadino europeo, come e' il caso della petizione pendente per un reddito minimo di cittadinanza.
Anche a Roma l'evento verra' ritrasmesso in diretta streaming a partire dalle 9.30 presso l'Ufficio del Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza della Commissione europea, nella Sala Natali di via IV novembre 149.
Sarà importante conoscere il Vostro punto di vista e le Vostre osservazioni che attendo fiducioso per farne sostanza e forma di un nuovo modo di potere dare corpo al concetto di cittadinanza in Europa.
Questa e' la funzione dell'Ombudsman in Europa, che deve affermarsi anche in Italia: favorire partecipazione, confronto istituzionale, controllo trasparente tra Istituzioni pubbliche, Ammistrazioni, Gestori e concessionari di servizi pubblici, nei Comuni, Province, Regioni, Nazioni, Europa e cittadine e cittadini, imprese, Enti, Organizzazioni.
Anche l'Italia come gli altri 26 Paesi dell'Unione Europea, ha il dovere, che corrisponde al diritto dei suoi cittadini, di avere una Difesa Civica strutturata e viva su tutto il territorio.
E' ora!
Anche per rafforzare con il controllo dal basso e la garanzia del diritto al reclamo, di cui si occuparono per primi nell'evo contemporaneo i facitori della Dichiarazione del 1789 quale diritto fondamnentale del cittadino non suddito.
{ Pubblicato il: 20.04.2013 }