L'incontro di due culture universaliste non poteva produrre altro ed anche il partito socialista non fu contrario all'universalismo. L'Europa sembrava un buon punto di partenza e nelle premesse sembrava meno provinciale ovvero più universalista. Quando non si hanno valori propri - la Democrazia Cristiana o il Partito Comunista ne erano privi- e,poi, si combatte il " liberismo" come il peggior nemico , questi sono i risultati.Se non possiamo non dirci cristiani diamo fiducia a Maometto: potrebbe esser un buon profeta.

Cara Redazione, temo che si sia fatta involontariamente mezzo di diffusione di una bufala che gira da due anni. Roberto Orsi è un trentenne laureato i giurisprudenza a Torino e che alla LSE ha solo preso un PhD (dottorato di ricerca) in relazioni internazionali o qualcosa del genere e in più cura un blog sul sito della stessa LSE, ma non ha nulla a che fare con il corpo docente. Questi articoli sono vecchi di un paio d’anni e hanno avuto una certa circolazione in Italia da quando li ha ripresi e diffusi il sito di Grillo, per rafforzare le tesi anti euro e anti Ue del leader del M5S. Infatti la tesi di fondo del pezzo, se è letto bene, non è tanto quella dell’incapacità della nostra classe dirigente di guidare il paese, quanto quella secondo la quale, proprio in relazione a questa incapacità, l’Italia non avrebbe dovuto né aprirsi alla globalizzazione, né entrare nell’euro, né firmare altri trattati europei. Mi risulta che la LSE, venuta a conoscenza della strana diffusione, abbia precisato che si tratta del mero pensiero di un blogger, e l’Università non c’entra nulla.