La crisi accelerata del berlusconismo offre al Partito democratico l’ultima occasione per diventare un grande e stabile partito di governo, capace di guidare con energia una coalizione di sinistra che sappia fare molte delle riforme che Berlusconi non ha fatto. Ma il Pd dovrebbe finalmente cercare di capire quello che vuole; non si possono guidare gli altri, se non si è capaci di dare una meta precisa a se stessi. La confusione, invece, cresce di giorno in giorno. Adesso ci si è messo anche il sindaco di Firenze Renzi, che ha annunciato il big bang. Nientemeno. Si tratterebbe, a quanto pare, di una grande esplosione, di una deflagrazione che dovrebbe darebbe origine non si sa bene a quale nuovo universo politico. Certo che fra le percussioni di Renzi e il flauto dolce di Veltroni non c’è da stare tranquilli. Si parla tanto, in questi giorni, di una possibile spaccatura nel Popolo della libertà, ma l’esperienza storica ci dice purtroppo che, nel nostro paese, la destra tende quasi sempre a ricompattarsi, mentre è la sinistra che si scinde sempre e non si unifica mai. Intanto l’Italia cattolica e moderata si è rimessa in marcia: vuoi vedere che a spaccarsi, in mancanza di una leadership energica, sarà il Pd, che confluisce nel nuovo grande calderone centrista? Santa Romana Chiesa ringrazia e passa all’incasso.

{ Pubblicato il: 11.10.2011 }